Sette album dopo, You Me At Six sono più irrequieti che mai. Dopo un decennio passato tra le band più prolifiche ed amate della Gran Bretagna, il quintetto del Surrey dovrebbe avere ben poco da dimostrare. In realtà, è proprio il contrario. “We need to show people why we’re still here. Yes, we’re hungry for more success, but what matters now is how we achieve it. Where do we go that we haven’t been before? How do we challenge ourselves as well as our fans? What does it mean to be in this band?” afferma Josh Franceschi, frontman e esecutore della band.
Negli ultimi anni You Me At Six hanno superato i propri limiti e lasciato i propri confini verso la sperimentazione, cambiando la propria pelle indie-rock in qualcosa di più dance, R&B ed hip-hop. Soprattutto, sono diventati i produttori di loro stessi e in ‘SUCKAPUNCH’ attraversano territori sonori finora sconosciuti, per un album esplosivo e pieno di sfumature sonore. “We’re setting our own agenda. At this stage, after all we’ve achieved, we know what we’re capable of. The aim was to blaze our own trail, not please other people.” (Max Helyer, chitarrista).
Sin dal primo singolo, ‘Nice To Me’, dal groove sinuoso, riff rock ed una batteria glitch, per poi passare alla title- track, una bomba electro-rock, ‘SUCKAPUNCH’ esplode in una moltitudine di modi, dai testi pieni di anima sino a voci che possono essere arrabbiate ed intime nello stesso respiro. “Sonically, there was no blueprint. Every song has its own identity. Some are more recognisably You Me at Six, but with different elements. We did a lot of looking back to where we’d been before to work out where we could go. There’s no point repeating yourself. This is the sound of us changing lanes. The challenge was to excite ourselves and our fan base, but also change the minds of people who haven’t been into us before.” – Josh Franceschi.
La scrittura di ‘SUCKAPUNCH’ inizia qualche mese dopo la pubblicazione di ‘VI’ (2018, sesto album della band, Top 6 della UK Album Chart), a cui ha fatto seguito un lungo tour con numerose date esaurite, comprese tre notti alla Brixton Academy, ed altrettanti live in molti festival estivi. La band, tra un live e l’altro, prosegue il proprio processo di sperimentazione, seguiti dal produttore Dan Austin, al lavoro anche nel nuovo disco. Da queste session nasce il singolo ‘What’s It Like’, un mash-up rumorosamente rock, con synth ed accenni hip-hop. Il singolo apre la strada a ‘SUCKAPUNCH’: nei mesi successivi YMA6, mentre sono in tour in Canada e negli States, compongono un’altra dozzina di brani, per poi volare in Thailandia per le registrazioni.
“We do so much of the production ourselves now that we had some songs with 40 or 50 versions, plus others that were just loops or a jumble of ideas. I remember the label asking if we were ready to start recording, but the intention was always to go to Thailand with the book left wide open and see what happens.” afferma il batterista Dan Flint.
Il legame tra i membri della band, testato in passato, non era mai stato così forte. Idem la loro relazione con Dan Austin, che è diventato il sesto membro non ufficiale di You Me at Six. “To manifest something powerful and profound, you need everyone on board. We knew Dan well from making VI so we were instantly on the same page. I’ve never felt the freedom while recording that I do with him. Anything goes. If we said we wanna drive at 100mph into a brick wall, Dan would say ‘Cool, let’s buckle up. And here’s the microphone we should use to record that’. The level of trust between us is limitless.” Josh Franceschi.
Registrato in cinque settimane al Karma Sound Studio di Bang Saray (Thailandia) e prodotto dal collaboratore di lunga data Dan Austin (Biffy Clyro, Massive Attack, Pixies), ‘SUCKAPUNCH’ è un albumambizioso, frutto dello studio di numerosissimi demo che la band ha scritto nei due anni trascorsi in tour dalla pubblicazione di ‘VI’. Musicalmente il albumspazia dall’elettronica all’hip-hop, dal rock puro e crudo alla R&B e rappresenta il lavoro più personale e sperimentale di You Me At Six, naturale conseguenza del percorso artistico e di ricerca della band.
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Tra le band più prolifiche del Brit Rock del 21° secolo, in quindici anni di carriera You Me At Six hanno collezionato 4 dischi d’oro in UK, cinque album nella Top Ten Albums UK – tra cui ‘Cavalier Youth’ al #1 – un incomparabile traguardo di 17 singoli in A-List per BBC Radio One, numerosi tour sold-out da headliner in USA, brani nella Number One Rock Song di Australia ed Inghilterra e nella Top Five Rock Radio in America del Nord.
Il loro ultimo album di studio, ‘VI’, pubblicato ad ottobre 2018, ha raggiunto la #6 della UK Top Album Charts,ottenendo ottimi riscontri da parte dei più importanti media, da Q Magazine (“new pop-friendly sensibility” where Kerrang! declared “the sound of a band who are wide awake once again”) al Sunday Times (“rip up the rule book, disco-dip their basslines and record a sixth album shot through with fun”).
L’estate del 2019 ha visto You Me At Six esibirsi da headliner nei più importanti festival musicali, tra cui l’apparizione al Gunnersville Festival di Londra con oltre 15.000 scatenatissimi fan. Nel loro ultimo tour inglese, hanno raggiunto oltre 40.000 biglietti venduti e ben tre concerti sold-out alla prestigiosa Brixton Academy, i cui biglietti sono terminati in soli venti minuti!
You Me At Six hanno annunciato una serie di primi live europei, a partire da maggio 2021, con un’unica data italiana a Milano, Alcatraz, 8 giugno 2021.