Dopo il successo ottenuto la scorsa estate con la frizzante hit “Come Banditi”, Pietro Gandetto torna a mettere in luce le sue doti vocali in “Ora sono qua”, il suo nuovo singolo.
Una ballad intensa, profonda, viscerale, che si fa manifesto della determinazione, fuoco del gelo che attanaglia il cuore di chi si sente incompreso, benzina del motore dei sogni e luce nell’oscurità di incertezze, timori e paura di non farcela, di non essere all’altezza.
Un elogio ai sognatori, ai visionari ed a tutti coloro che con dedizione ed impegno coltivano un talento, un dono, un’attitudine innata che però, non sempre viene colta da chi li circonda.
«Mi dicevano sei intelligente, non mi emozioni, sono spiacente», canta Gandetto, con una voce, la sua, in grado di arrivare sempre dritta al cuore; il trascorso di un esecutore, ad oggi apprezzatissimo da pubblico ed addetti ai lavori, che attraverso questo pezzo ha scelto di raccontarsi senza filtri, gettando a terra ogni maschera e riversando in musica il fiume di emozioni, sensazioni e sentimenti, spesso contrastanti, vissuti nel corso della sua gavetta.
Scritto dallo stesso cantautore a quattro mani con Antonio Condello, “Ora sono qua” trasporta l’ascoltatore in quel vissuto, lo stesso che molti giovani, artisti e non, di ieri, di oggi e di domani, si sono ritrovati o si troveranno ad affrontare: dapprima le delusioni per le porte in faccia ricevute, lacrime asciugate dal potere terapeutico della musica – «mi chiudevo nella mia stanza suonavo Chopin fino a notte fonda, mi estraniavo, mi staccavo e scrivendo mi sentivo vivo» -, alle quali subentra poi il desiderio di rivalsa ed una maturità acquisita – «poi le offese della gente son diventate medaglie, ho smesso di parlare, ho smesso di ascoltare, ho cominciato a vivere»; «ogni nuovo sbaglio è diventato un bagaglio» -, fino ad arrivare alla piena consapevolezza di sé stessi, con i propri limiti e le proprie qualità – «ora sono qua, a raccontare storie con un pianoforte, disegnare un sogno e sentirmi libero»; «sono diventato un uomo con i sogni in mano, con la voglia di andare lontano» -.
Frasi incisive, ricolme del profondo valore di un racconto che, basandosi su esperienze vissute in prima persona e non osservate con gli occhi di uno spettatore, sgorgano direttamente dalla penna dell’esecutore, passando prima dal suo cuore, per arrivare al nostro.
Un racconto sincero ed autentico, lontano da ogni qualsivoglia forma di vittimismo od autocommiserazione; al contrario, un incoraggiamento ad essere tenaci, a non mollare la presa che ci tiene stretti ai nostri desideri, perché se siamo determinati e rimaniamo con i piedi ben saldi a terra e la mente nel cielo dei nostri obiettivi, tutto diventa possibile.
«”Ora sono qua” – dichiara Pietro Gandetto – è un pezzo che parla delle porte sbattute in faccia e della passione per quello che si fa nella vita, passione che ci consente di superare ogni ostacolo e di andare avanti. Tengo moltissimo a questa composizione, è il mio regalo a tutti coloro che con sacrifici, studio ed impegno continuano a credere nei propri sogni».
Ad accompagnare il pezzo, il meraviglioso clip ufficiale, diretto da Antonio Condello, che su un’idea di Pietro Gandetto presenta un’estetica attualissima, un susseguirsi di frame che consentono di immergersi completamente nell’atmosfera e nel mood del pezzo.
Una poesia confortante, un componimento testo e musica che nasce per dar voce a chi per troppo tempo è stato zittito da tutti gli «impara a scrivere» e «cambia mestiere», con la consapevolezza che nella vita, l’unica cosa che conta è inseguire i propri sogni, mettendosi in gioco, rischiando, cadendo, ma rialzandosi sempre, a testa alta.
«Sono ancora qua, ho voglia di rischiare, vincere o perdere follemente».