“Mi Manca” è il secondo singolo di PopLuc.
La composizione è un’intensa riflessione sul vero valore della vita in cui il cantautore si è lasciato andare nella stesura del testo, poiché ha vissuto in prima persona gli eventi narrati.
E’ una dichiarazione pubblica su un periodo buio della vita del musicista e senza troppi giri di parole si affrontano difficili temi come la solitudine, il bullismo, il timore di perdere qualcuno, le differenze sociali, la depressione e il suicidio, trasformando dei tabù in solidi messaggi di speranza, con lo scopo di farsi sentire da una società ormai pigra e fredda.
Così nel ritornello si canta la frase “mi manca l’aria”, proprio per sottolineare la difficoltà enorme che si prova nel tentare una risalita verso la luce. Tutte queste emozioni vengono raccontate attraverso una linea dolce e nostalgica, caratterizzata da un incisivo mix di archi e chitarre distorte, che gridano insieme alla voce di PopLuc.
È forse il componimento più introspettivo dell’performer ed è accompagnato da un video molto singolare.
La composizione è un’intensa riflessione sul vero valore della vita in cui il cantautore si è lasciato andare nella stesura del testo, poiché ha vissuto in prima persona gli eventi narrati.
E’ una dichiarazione pubblica su un periodo buio della vita del musicista e senza troppi giri di parole si affrontano difficili temi come la solitudine, il bullismo, il timore di perdere qualcuno, le differenze sociali, la depressione e il suicidio, trasformando dei tabù in solidi messaggi di speranza, con lo scopo di farsi sentire da una società ormai pigra e fredda.
Così nel ritornello si canta la frase “mi manca l’aria”, proprio per sottolineare la difficoltà enorme che si prova nel tentare una risalita verso la luce. Tutte queste emozioni vengono raccontate attraverso una linea dolce e nostalgica, caratterizzata da un incisivo mix di archi e chitarre distorte, che gridano insieme alla voce di PopLuc.
È forse il componimento più introspettivo dell’performer ed è accompagnato da un video molto singolare.
Alla fine, non è altro che la storia di una conclusione che lentamente diventa un nuovo inizio. La felicità va cercata e poi custodita, perché vivere è un diritto che nessuno può cancellare.